Martin Luther King diceva “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli”.
Contro il RAZZISMO, contro l’INTOLLERANZA e le mentalità chiuse.
Viaggiando per il mondo, ho visto con i miei occhi il modo di vivere di altre persone,il fatto che anche chi non ha niente affronta ogni giornata con il sorriso, mi ha aperto la mente. Purtroppo però ci sono anche persone che, per causa di forza maggiore, devono lasciare la loro terra, i loro cari per cercare un FUTURO migliore. Sono persone da ammirare, NON da condannare e dopo aver conosciuto tanti di loro, dopo aver conosciuto la loro storia voglio far capire che tra loro ci sono tantissime brave persone, far capire che sono uguali a noi, non è il colore della pelle a renderli diversi. Cosi nasce Siamo tutti uguali… siamo tutti fratelli “Viaggio tra le persone oltre confine”.
– Ustunme – Contro i pregiudizi per L’integrazione. Il suo nome è Ustunme (credo). Anche lui Nigeriano, sua moglie e i suoi 4 figli sono rimasti in Nigeria in attesa di tempi Migliori. La comunicazione con lui è stata difficile, parla pochissimo la nostra lingua. Dice di essere in Italia da poco e sta cercando un lavoro. Anche lui fa elemosina davanti ai negozi ,ma mal volentieri, d’altronde se vuol mangiare …. In quel poco di italiano che parla ho capito che lui non riceve nessun aiuto dallo stato.
– Bci –
Le guerre continueranno ad esistere se il colore della pelle è più importante di quello degli occhi.
(Bob Marley)
Lui si è presentato come Bci (credo nome di fantasia).
Arriva dal Ghana, ora vive a Reggio Emilia insieme ad altri.
Ha abbandonato la sua terra dopo che il padre è morto a causa della Guerra.
In Ghana ha lasciato la mamma perchè non è voluta scappare.
Avrà si e no 25 anni.
Dice di avere il permesso di soggiorno e di non riuscire a trovare lavoro a causa della crisi e anche della lingua italiana, che ancora non parla benissimo, cosi fa l’elemosina davanti ai negozi.
Si è lasciato fotografare senza chiedere nulla in cambio anzi, dopo che gli ho spiegato a cosa mi serviva la sua foto, mi ha incoraggiato a continuare dicendomi ” tu intelligente, brava, spero altri come te…”
– Irina – Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli. (Martin Luther King) Lei è Irina, arriva da Belgorod (Russia). E’ arrivata a Reggio Emilia (esattamente in via roma) da giovanissima con delle amiche per cercare lavoro, all’epoca non parlava Italiano ma solo Russo e Inglese. Proprio in via Roma ha trovato l’amore , un uomo Italiano con cui si è sposata ed ha avuto un figlio. Per imparare la nostra lingua ha frequentato una scuola serale. In Russia ha lasciato il padre e la sorella. Mi ha raccontato di essere molto legata al padre e alle sue origini Georgiane. Ora lavora presso una Cooperativa Sociale ed è in possesso della carta di soggiorno, dallo stato non ha mai ricevuto soldi.
– Manuel – Accendi la mente…. spegni i pregiudizi. Lui è Manuel, arriva dalla Nigeria è sposato con due figli, anche la sua Famiglia è rimasta in patria. Nella sua terra è un ingegnere … qui in Italia non ha un lavoro, la Caritas gli fornisce un po’ di cibo e vestiti usati ma NIENTE soldi, dunque per poter chiamare casa o per prendere qualsiasi cosa, contro voglia si è visto costretto a elemosinare davanti ai negozi. Nel frattempo frequenta una scuola a Varese dove impara l’Italiano in modo da poter usare la sua Laurea anche nel nostro paese.
– Mia- Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso (Nelson Mandela). Lei è Mia, arriva da Giacarta (Indonesia), ha 36 anni ed è una ragazza dolcissima. E’ arrivata in Italia con un uomo Italiano, hanno avuto una bellissima bambina, ma per vari motivi hanno divorziato. Tutti i suoi parenti sono rimasti in Indonesia. Lei conoscendo poco la nostra lingua ha frequentato un corso di Italiano dove ha appreso le basi. Ho scoperto che oltre a parlare il Bahasa , la lingua ufficiale dell’Indonesia, conosce anche il mandarino cinese (che le ha insegnato la nonna) e ora parla anche un perfetto Italiano. Grazie a lei ho scoperto la differenza tra Permesso di soggiorno e la Carta di soggiorno; il Permesso ha una data di scadenza, mentre la Carta di soggiorno permette di restare per sempre e lei possiede questa Carta. Mia essendo disoccupata riceve aiuti dallo stato per l’istruzione della figlia che ora ha 9 anni.
– Lucky – Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana. (Albert Einstein) Lucky arriva dalla Nigeria, da Lagos (la capitale), ha 39 anni è sposato con 5 figli, la moglie e i figli sono rimasti in Nigeria. In italia è venuto da solo nel 2008 per cercare lavoro, lo aveva trovato ed ha ottenuto il permesso di soggiorno, ma ora la crisi ha colpito anche lui ed è disoccupato. Gli ho chiesto se lo stato lo avesse mai aiutato economicamente , prima e dopo il permesso di soggiorno e la risposta è stata Negativa. NESSUN AIUTO. Mi ha colpito per la sua timidezza e la sua gentilezza.
– Etanisla – Nati tutti sulla stessa terra. Lei è Etanisla soprannominata Margot Ha 69 anni e arriva da Santo Domingo. E’ molto legata alla Famiglia e alle sue origini. I suoi genitori erano contadini (cosa di cui va molto fiera) e hanno avuto 15 figli, lei si è sposata con un uomo del posto e ha avuto 5 figli. Dopo la morte del marito la necessità di trovare un lavoro l’ha portata in Italia, ma i figli ormai adulti sono rimasti la. Anche lei come altri non riceve nessun aiuto dallo stato.
– Rachid – Io amo la notte perché di notte tutti i colori sono uguali e io sono uguale agli altri. (Bob Marley) Lui è Rachid, nato a Casablanca in Marocco è cresciuto li con la sua famiglia. Finita la scuola con un Visto per studenti è andato in Germania con il fratello per una specie di vacanza \studio, doveva rientrare in Marocco ma il fratello voleva venire in Italia a trovare un cugino e cosi lui lo ha seguito. Probabilmente si è innamorato dell’Italia perchè non l’ha più lasciata, se non per andare a trovare la madre e la sorella che sono rimaste a Casablanca. Qui ha trovato lavoro e nel 1991 ha ottenuto il permesso di soggiorno (sudato con fatica da un contadino del nostro appennino). Nel nostro paese ha anche trovato l’Amore, una ragazza Italiana Doc , dalla quale ha avuto due splendidi figli. Dallo stato non ha mai ricevuto aiuti ne prima di ottenere il permesso di soggiorno, ne dopo. La cosa che più mi ha fatto sorridere di lui è che in Marocco non è mai andato a cammello, lo ha fatto solo in vacanza in Egitto.
– Mohamed e Hossen –
Le lacrime di un uomo rosso, giallo, nero, marrone o bianco sono tutte uguali.
(Martin H. Fischer)
Loro sono Hossen e Mohamed li ho conosciuti in via Roma in un negozietto di alimentari.
Hossen arriva dal Bangladesh, è qui da poco, parla pochissimo Italiano, lavora come macellaio nel negozio.
Mohamed arriva dalla Tunisia, è in Italia da quasi 12 anni ed è entrato come clandestino dopo un viaggio lungo e sofferto.
Nel 2012 ha ottenuto il permesso di soggiorno, ma con la crisi non trova lavoro, cosi fa il barbiere a domicilio tra parenti e amici.
Anche loro non percepiscono soldi dallo stato, ma Mohamed mi ha detto che utilizza il servizio della Caritas (mensa e vestiti).
– Stephane –
Siamo sempre lo straniero di qualcun altro.
Imparare a vivere insieme
è lottare contro il razzismo.
(Tahar Ben Jelloun)
Lui è Stephane, ha solo 23 anni.
Arriva dalla Costa d’Avorio,
esattamente da Abidjan.
I suoi genitori sono in Italia da 10 anni, lui solo da 5 anni.
Ha 2 fratelli e 2 sorelle.
Parla e scrive perfettamente l’Italiano, infatti mi ha raccontato che studia all’its sez,Meccanica a Reggio Emilia.
Dice di trovarsi molto bene in Italia tanto da chiamarla “CASA”.
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